Pronomi personali nella funzione di complemento
I pronomi personali posso assumere la funzione di soggetto oppure di complemento (oggetto).
Ho scritto un libro e lo pubblicano alla fine dell'anno.
Ho telefonato a Gianni e gli ho detto che non possiamo più stare insieme.
Nella prima frase ho usato un pronome diretto per sostituire il complemento "libro"
Nella seconda frase ho usato un pronome indiretto per sostituire il complemento "a Gianni/ a lui"
Ho scritto un libro e lo pubblicano alla fine dell'anno.
Ho telefonato a Gianni e gli ho detto che non possiamo più stare insieme.
Nella prima frase ho usato un pronome diretto per sostituire il complemento "libro"
Nella seconda frase ho usato un pronome indiretto per sostituire il complemento "a Gianni/ a lui"
Pronomi diretti
- Quando si tratta di un complemento oggetto, il pronome usato è il pronome diretto.
- A seconda dell'intenzione dell'enunciato si usa una forma tonica (forte) o una forma atona (debole) del pronome.
Pronomi indiretti
- Quando si tratta di un complemento di termine, il pronome adoperato è il pronome indiretto.
- A seconda dell'intenzione dell'enunciato si usa una forma tonica (forte) o una forma atona (debole) del pronome.
Ascoltami, sto parlando a te!
La forma di solito viene prima del verbo:
Ti sto parlando da due ore, credo che non mi ascolti.
Eccezione: Imperativo alla seconda persona del singolare e del plurale e alla prima persona del plurale (esortativo):
Parlami della tua vita.
Parlatemi delle vostre vite.
Parliamone. (Falemos disso)
Il pronome sé viene usato quando il soggetto della frase è anche la persona a cui si riferisce:
Certe persone spesso pensano a sé stesse invece di pensare al bene comune.
La particella NE sostituisce di lui, di lei, di loro, da lui, da lei, da loro
Non conosco bene questo autore, ma ne ho sentito parlare.